24 paesi hanno adottato la nuova Convenzione per il riconoscimento di studi, titoli e diplomi di istruzione superiore in America Latina e Caraibi

Convenzione Mexico City

Per tre giorni, i rappresentanti governativi di 23 paesi dell'America Latina e Caraibi alla presenza di una delegazione della Santa Sede, si sono incontrati alla Conferenza internazionale degli Stati convocata dall'UNESCO a Buenos Aires in Argentina, per la revisione finale del testo della nuova Convenzione per il riconoscimento di studi, diplomi e titoli di istruzione superiore in America Latina e Caraibi come aggiornamento alla Convenzione di Mexico City.

La Convenzione di Mexico City (America Latina e Caraibi) è una convenzione regionale sul riconoscimento degli studi, diplomi e gradi di istruzione superiore in America Latina e nei Caraibi. Era stata adottata a Città del Messico il 19 luglio 1974 ed è entrata in vigore il 14 giugno 1975. È stata ratificata da 17 paesi (di cui due si sono dopo ritirati). I 12 paesi dei 38 possibili sono membri della regione latinoamericana dell’UNESCO. Visti i 45 anni dalla sua adozione, e la successiva Convenzione di Lisbona, e più recentemente, di Tokyo ed Addis Abeba, il suo debito aggiornamento era stato motivo di discussione negli ultimi anni. La Santa Sede, che da sempre è attiva tramite le sue istituzioni di educazione superiore e di studi ecclesiastici in vari paesi dell'America Latina e dei Caraibi era anche coinvolta come esperto nei lavori preparatori e si è impegnata per promuovere il mutuo riconoscimento anche sul continente latinoamericano.

Nella Conferenza internazionale degli Stati (11-13 luglio 2019) erano presenti, oltre alla Santa Sede, i 23 delegati con governo di Argentina, Bahamas, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Granada, Honduras, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Saint Kitts e Nevis, Uruguay e Venezuela.

La nuova Convenzione regionale è stata adottata all'unanimità ed è poi stata firmata da quei 13 rappresentanti che hanno agito in questa riunione come rappresentanti plenipotenziari, vale a dire: Argentina, Belize, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Grenada, Honduras, Giamaica, Nicaragua, Panama, Perù, Santa Sede e Venezuela.

È aperta all'adesione di tutti gli Stati dell'America Latina e dei Caraibi, gli altri Stati Membri dell'UNESCO e la Santa Sede, ed entrerà in vigore dopo la ratifica di quattro Stati della regione latinoamericana.

Questo strumento impegna gli Stati aderenti ad adottare tutte le misure necessarie per riconoscere gli studi, i titoli e i diplomi dei paesi dell'America Latina e dei Caraibi secondo i termini stabiliti nella nuova Convenzione e in base alle norme specifiche che li disciplinano in ciascuno di essi.

Con questo impegno legale e politico, la mobilità accademica della regione sarà favorita, con i suoi effetti positivi sia nella cooperazione intra-regionale che nella tanto attesa integrazione regionale.

 

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